Ogni giorno è un buon giorno

domenica 30 ottobre 2011

La febbre del sabato sera

Esco fuori da cinque giorni di influenza.
L'influenza,
quella che ti lascia senza voce e ti concede alla mercè di bacilli armati come un terrorista Afghano alle porte della Casa Bianca.
Sono spossata come Rocco Siffredi che, in alcuni film,
sembra che stia per morire e, alla fine, si salva sempre "per un pelo";
sono nervosa come Salvo Sottile che descrive la famiglia Scazzi;
sono entusiasta come uno stitico che deve fare una gastroscopia
e sono bianca.
Bianca come la faccia della buon'anima di Michael Jackson,
come la colomba della compianta Nilla Pizzi,
come mutande, all'essenza di astinenza, cadute per sbaglio nella candegina.
Va bene!
Mi faccio coraggio
e accetto il mio essere una cloaca a cielo aperto per germi con dissenteria,
accetto la femminilità che scompare dentro un pigiama a prova di burka
e accetto anche il miracolo di vedere i miei capelli produrre olio di semi di soja.

Ho bisogno di un pensiero positivo.
Devo allontanare il pensiero nero del giorno.
("Sono attraente come la nonna di Cristiano Malgioglio, faccio schifo all'umanità e all'unanimità e sono un cesso di proporzioni bibliche, un cesso storico, un cesso senza confini, un cesso open bar, un cesso no limits, insomma...)

Allora, mi rifugio nel cantautorato italiano.
Penso alle belle donne che hanno ispirato i grandi della musica del nostro tempo.
Mi immagino di essere io la musa ispiratrice di uno di loro.

Mi si materializza Ligabue.

"Ti sento nell'aria che è cambiata"...

Vabbè Luciano, solo perchè ho mangiato carciofi ieri sera...
Perchè farlo sapere al mondo?
Dammi una seconda possibilità.

Ci riprova.

"Ho messo via un pò di cose ma non mi spiego mai perché, io non riesca a metter via te".



Insensibile.
Ho cercato di dimagrire.Non mi riesce. Ok, sono ingombrante ma perchè dirlo a tutti??
Fanculizzati.
Cambio cantante.

Mi rifugio in Vecchioni.
Quello è professore. Mica è scarparo come te, mio caro Luciano!

Dai Roberto, voglio ispirarti.

"Voglio una donna, donna, donna, donna con la gonna, gonna, gonna..."

O porca troia....
Iniziano le pretese.
Mi mortifico.
Lo so, professore, mi scusi se sono vestita come il Gabibbo, ma che vuole, HO STATA MALATA e
non sono riuscita a farmi dare la liberatoria dalla Protezione Civile per trattare i dati di peli non autorizzati...
Mi ero preparata l'argomento a piacere...
Avà...Posso essere interrogata su "Luci a Sansiro"?

Niente da fare.
Il professore mi ha messo un 5 -- in femminilità.
E poi vuole che lo chiami ancora amore...
Ma va caca!

Aspetta, niente è perduto.
C'è Tiziano Ferro!

Tiziano, lo so che alla luce delle tue ultime rivelazioni,
se "fa male, male, male da morire" è perchè io non sono accessoriata come vorresti tu,
ma ti prego, riscattami dallo scarparo e dal letterato...

"Uh uh uh, uhù uhù, uh"...
Un pò primordiale come verso...
"Ah ah ah..ahà ahà ah"...

Ok, Tiziano non arrama.
E'un costipato cronico.
E nemmeno l'esposizione alla mia effigie, riesce a farlo cacare....

Andiamo male.

Tento con l'ultimo.                                               
Dopo di lui, il nulla.

Gigi. Il sentimentale partenopeo.
Dopo lo scarparo, il professore e il costipato, lui solo può salvarmi dall'ecatombe musicale.

" Ci sarò io pronto a difenderti dal male, farò a pugni con la febbre per non farla mai salire..."
Ci siamo.
Finalmente l'uomo che può farmi sentire giovane pulzella tra le braccia del suo cavaliere.

Poi, di colpo, un dubbio.
Che vuol dire codesta romanticissima frase?
Che mi infilerà supposte di tachipirina a suon di calci in culo?

Gigi, "Scusami se sono stata nel letto anche a volte romantica",
ma opto per l'omeopatia e, sinceramente,
le supposte, se vuoi,
le infili una dopo l'altra su un filo spinato,
ti ci fai un CULlier e ti ci impicchi già che ci sei....

Basta!
Non trovo nessuno a cui fare da musa.

Poi, mi imbatto in Simbolum 77.
E paradossalmente, mi accorgo che io un grande cantautore l'ho già ispirato.

E allora mi dico che va bene così.
Che sono unica perchè sono stata concepita e pensata da un grande della musica del creato.
Uno che SAN REMO lo vince per cause di forza maggiore.
Uno che mi ha fatto speciale anche in un pigiama di merda e con il capello fetido.
Uno che mi ama incondizionatamente e mi fa stare DA DIO.

Mi metto a cantare "Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla"
E non sono mai stata così felice di essere una crapa!





giovedì 20 ottobre 2011

Se Io, se Lei....

Lei.
Lei fa la escort.
38 di taglia.
Anni di militanza nell'esercito di "Addio Grasse"
1m e 80 cm di altezza.
Lei sa tutto sulla cura del corpo.
Usa la crema all'essenza di aloe vera perchè decongestiona la pelle,
usa la crema ai frutti di bosco perchè la idrata
e usa quella al mango e maracuja per renderla vellutata.

Io.
Io fa la disoccupata.
38 di piedi.
Anni di militanza nell'esercito di "Ciao Magre, me la potete aspirare alla grande!"
1m e 60cm di altezza.
Io non si cura del corpo ma è sicura lo stesso.
Usa la crema all'aloe sottomarca perchè quella vera non può permettersela,
usa la crema alla banana (picchì sulu accussì pò sentiri sciauru di banani nna sò vita)
e usa quella al "Mango p'a minghia"perchè non ha mai capito cosa sia la maracuja.

Lei.
Lei è corteggiata da un sacco di uomini.
C'è chi le invia mazzi di rose,
chi le regala anelli costosi e chi la invita a cena.
Lei non li ama. Ma se li tiene.
Perchè non si sa mai, magari servono.

Io.
Io si corteggia da sola.
Gli uomini, che le hanno fatto il mazzo, poi gliel' hanno sempre lasciato in dotazione.
Io a cena ci va da sola e quelle rare volte che qualcuno l'ha corteggiata,
si è fatta regalare gli anelletti al forno,
che le danno più soddisfazione di un diamante.
(Che sarà per sempre, ma mai quanto i trigliceridi)...
Io i suoi uomini li ha amati tutti e li ha sempre lasciati andare.
Perchè non si sa mai, magari l'amore sta nella libertà.

Lei.
Lei ci tiene a fare bella figura.
Usa i capi migliori per adornarsi le membra
e quando si depila, lo fa per evitare la figura di merda nell'eventualità che, all'improvviso, possa scapparci una notte di sesso con qualcuno.
Non ci tiene a trombare scomposta.

Io.
Io vorrebbe fare bella figura.
Usa capi d'imputazione in svendita per adornarsi le membra
e quando si depila, lo fa per evitare figure di merda nell'eventualità che, all'improvviso, un incidente la porti in ortopedia.
Non ci tiene a farsi curare da un veterinario.

Lei.
Lei ha un "Manager".
Il Manager delle Escort.

Io.
Io se la Menager già abbastanza da sola.

Lei.
Lei quando scende dai tacchi è ancora perfetta.
La mattina si alza ed i capelli sono lisci come la sera prima.
Usa mutande di seta, calze a rete per rendersi voluttuosa
e le vestaglie di raso che la fanno molto signora.

Io.
Io entra nel panico anche davanti alle De Fonseca con la zeppa.
La mattina si alza e i capelli sono come se li avesse masticati un minipimer.
Usa mutande in microfibra issate a lutto, calze a rete wireless per scroccare la connessione
e vestaglie di flanella che la fanno molto signora (in giallo).

Lei
e
Io.

Due donne molto diverse e un destino beffardo alle spalle.

Ironia vuole che:

Lei che è una che s'interessa degli uomini,
(visto che le importa un cazzo di tutti)
viva per compiacersi di piacere.

Io che è una che se ne fotte degli uomini,
(visto che non le importa un cazzo di nessuno)
viva per piacersi e con piacere.

La favola insegna che molto spesso
Io voglia diventare Lei
senza sapere quanto soffra Lei,
perchè le manca un Io.


sabato 15 ottobre 2011

Caro Babbo Natale....

Caro Babbo Natale,
lo so che è presto per intrecciare un rapporto epistolare,
ma le poste italiane sono imprevedibili e non vorrei che per un disguido,
anche quest'anno, tu non prenda in considerazione le mie richieste.
Va bene, ok. L'anno scorso ho esagerato, lo ammetto.
Chiederti di fare scoppiare le tette a Belèn, non è stato giusto.
Come non è stato giusto chiederti di indurre Borghezio al suicidio
dopo aver ammazzato Bossi.
Mi sono resa conto solo tardi che in tre righe c'erano già troppi morti.
E tu, che sei buono e giusto non concorri con i delinquenti come me.
Se no, c'è il rischio che ti accusino di concorso esterno in associazione mafiosa...
Già che sei grassoccio e hai gli occhiali,
già che ti ritrovi a gestire le credenze di una RAGIONE a statuto speciale,
già che ricevi pizzini a "tinchitè",
verresti paragonato a Totò Cuffaro nell'immediato.
Capisco. E'giusto.
Ma io, che insisto sul pezzo più di un attore porno, ritorno al tuo cospetto.
Ho nuovi deliri e nuovi desideri e se non me li realizzi, sei un essere facchino, vastaso, maleducato, pieno di peccati, lurido, taccagno e froscio.
Allora, senti i miei nuovi sogni.
Sono sogni IKEA, nel senso che me li sono montata da sola.
Soddisfane almeno uno e io sarò salvata.

Vado a elencarli:
1° SOGNO.BUONI PROPOSITI PER IL MONDO.
Babbo Natale, l'Africa è messa male.
Diciamo proprio che è messa a pecorina.
Magari puoi aiutarla un pò.
Ti assicuro che lì sono affamati e folli abbastanza.E na "mela" un c'abbasta.
Hanno questo problema con Gheddafi.Tutti lo cercano e nessuno lo trova.
Un pò come i 3X2 alla Sigma per intenderci...
Che poi, non capisco nemmeno come sia possibile...
Cazzo,c'è solo una casa nel deserto! E tutti a chiedersi: "Ma dove sarà mai?!?"
Eh già...
dove sarà mai questo tizio che sembra un incrocio tra il nonno di Michale Jackson e lo zio del Mago Otelma?!?
Per favore, mettici tu una pezza.
Io propongo una soluzione.
Sgancia Giuliano Ferrara sull'unica casa rimasta il Libia.
Così lui "scafazza" il Rais e gli africani avranno di che mangiare per, almeno 6 mesi.
Ringrazierebbe anche l'Italia e quei sei uomini con la sciatica che ogni sera si sderenano p'ammuttarici a poltrona a Radio Londra.

2°SOGNO.BUONI PROPOSITI PER L'ITALIA.
Babbo Natale, L'italia è messa male.
Diciamo proprio che è messa a pecorina.
Magari puoi aiutarla un pò.
Siamo affamati e folli e ci rimane solo una mela al giorno che toglie pure il medico di torno,quindi, t'assicuro che anche la sanità fa schifo.
Abbiamo un certo problema con i politici corrotti.
Che dilagano tanto quanto i video dei bimbi minchia su youtube.
Che poi non capisco nemmeno come sia possibile...
Cazzo, un tempo prima facevi il politico e poi l'incensurato.
Oggi se non sei incensurato non puoi fare il politico.
Tutti dicono che sia colpa di Berlusconi...questo mostro per metà uomo e per metà viagra.
Io credo che la colpa sia di tutti quelli che hanno cominciato ad accettare che la politica sia una cosa sporca e non la difendono più come dovrebbero.
Per favore, mettici tu una pezza.
Io propongo una soluzione.
Prendi i politici disonesti e fagli sparire il buco del culo.
Così, mentre muoiono ingolfati di merda, saranno sempre più simili al Paese che amministrano.
Poi, prendi Gemma del Sud e Laura Scimone e mettigliele accanto al posto delle Escort.
Babbo Natale, il contrappasso dev'essere totale.
Riangrazierebbe quella parte onesta dell'Italia che è stanca... (Anche più stanca dei sei uomini con la sciatica ca spincinu Ferrara)

3°SOGNO BUONI PROPOSITI PER ME.
Babbo Natale, io sto messa male.
Diciamo proprio che sto messa a pecorina.
Magari puoi aiutarmi un pò.
Sono sempre affamata e "foddri di catina". Na mela nna li manu, mi dura tri secunni.
Ma, al contrario di Steve, Io no Jobs. And me "trem the piddrizzon"for the future.
In più ho un certo problema con gli uomini.
Che poi non capisco nemmeno come sia possibile.
Tutti dicono che sia perchè ho la forma del cubo di Rubik e il cervello di Margherita Hack.
Avessi avuto le tette di Ruby(K) e il cervello del panellaro sotto casa mia,
a quest'ora avrei due lavori:
Avrei portato panelle e patate ad Arcore...
Per favore, mettici tu una pezza.
Io propongo una soluzione.
Introducimi in un giro di lesbiche. E fa'che a queste amanti del "pene a scomparsa" io possa piacere.
Se no corro il rischio di farmi schifiare da ambo i sessi e non lo sopporterei...
In alternativa,illumina la mente del legislatore e istituisci la tassa sulla coffa.
Quella che se non dai per un verso...dai per un altro.....
Ringrazierei io che sono stanca. (Più dell'Africa di Gheddafi, dell'Italia indignata e dei sei schiavi di Ferrara)

Ps. Babbo Natale, a prescindere dal sogno che intenderai realizzarmi,in tutti e tre i casi e visto come siamo messi....tu, anticchia i vasellina, portala....

sabato 8 ottobre 2011

Il "tempio" dell'amore

Il prossimo che mi svela delle verità sull'amore, giuro che lo marino nel salmoriglio, lo impalo su un tizzone ardente e lo spedisco al domicilio di Lucifero, come fosse un pollo allo spiedo.
Stasera ho voglia di sentirmi dire solo una cosa e cioè, che in amore,
è solo una questione di fortuna.
Perchè?
Perchè tranne che Nostro Signore non sia convinto che i chiodi alla sua croce li abbia piantati io, non mi spiego il sistematico fallimento dei miei rapporti di coppia...
Ragazzi, non è possibile!
Davvero non è possibile...
Nel caso in cui il concetto non vi sia chiaro, lo ribadisco:
ma porca di quella grandissima buttanazzerrima e minchiallarà,  NON E' POSSIBILE!
Procediamo per ordine.
Gli uomini che ho avuto si contano sulle dita di una mano, monca...
Per non di meno, però, posso affermare che, in compenso, sono state delle belle storie...di merda!
Conoscete la sensazione di chi, per una volta nella vita, per sentirsi mediamente figa, si scola tutto d'un sorso un coctail a base di "estetista-parrucchiera-truccatrice" e poi, comunque, non se la caga nessuno?
Ecco, tutte le volte che ho provato a innestarmi su colonne "peneportanti" sfoggiando il mio frontone migliore, mi sono ritrovata addosso quell'amaro stato d'animo.

Anno Domini 2003.
Sofia cerca di innestarsi su colonna dorica di tufo.
La qui presente, 21 anni, col sogno di fare l'avvocato di successo nella vita, incontra Lui.
Lui la memorizza dopo quattro volte che si presentano nell'arco della stessa sera.
Sofia doveva capirlo che non era umanamente concepibile, ma nonostante il suo culo a mò di mongolfiera Presòl si convince di essere invisibile.
Lui, in seguito a visita neurologica che accerta la diagnosi da lei sospettata (ossia che fosse sostanzialmente un pirla), un giorno, finalmente, la memorizza e quello dopo la stima e quello dopo ancora le vuole bene e poi... e poi...qualcosa di più, che però non è amore...
E'una terra di mezzo... La famosa terra di mezzo i coglioni che attraversa chi ha una relazione con un partner che non accenna a prendersi delle responsabilità, ma non si leva nemmeno di torno.
E lei: Ho capito, ma mi amerai o no?!?!?
E lui: Non lo so, ho bisogno di tempo.
Il tempo per convolare a giuste nozze con un'altra.
Mi ritrovai detrito prima del tempio.

Anno Domini 2007
Sofia cerca di innestarsi su colonna ionica di tufo.
La qui presente, 25 anni, col sogno di arrivare a prendersi almeno la laurea in Giurisprudenza incontra Lui.
Lui la memorizza subito. E lei si stranizza, anche perchè il culo a mò di mongolfiera Presòl che le dona il potere dell'invisibilità è ancora tutto lì.
Lui, in seguito a visita neurologica che accerta la diagnosi da lei sospettata (ossia che fosse essenzialmente un pazzo) un giorno la bacia e quello dopo le dice che tutti gli uomini non sono uguali e quello dopo ancora che le vuole bene e poi... e poi... qualcosa di più che però non è amore...
Ok, abbiamo cambiato saga. E' Harry Potter e i Doni della Morte, quelli che ti regala il partner un minuto prima di dirti che non se la sente di impegnarsi (Impegnarsi con te....ma questo piccolo particolare, per delicatezza, te lo nasconde)...
E lei: Ho capito, ma mi amerai o no?!?!
E lui: Non lo so, devo ritrovare me stesso.
Perso per perso, l'ha trovato un'altra.
E a me, mi basta il tempio di morire.

Anno Domini 2010
Sofia cerca di innestarsi su colonna corinzia di tufo.
La qui presente, 28 anni, col sogno di fare la mantenuta incontra Lui.
Lui la memorizza ma non glielo fa capire. E lei non si stranizza perchè pensa che, finalmente, le abbiano accreditato il bonus dell'invisibilità, sulle chiappe.
Lui, in seguito a visita neurologica che accerta la diagnosi da lei sospettata (ossia che fosse essenzialmente un pirata e un signore) una sera le parla e quello dopo la invita a uscire e quello dopo ancora le dice che le vuole bene e poi... e poi qualcosa di più che non è amore...
Abbiamo ricambiato saga. E'Twilight. Dove per vivere la felicità che ci spetta, prima devono morire i licantropi, poi devono schiattare i Volturi e poi anche i Maya devono prenderla in culo!
E lei: Ho capito, ma mi amerai o no?!?!
E lui: Non lo so, ma tu per me resti una tentazione fortissima.
Mi rassegno anch'io al tempio delle mele.

Ditemi voi s'è normale!!!
Io mi sono sottoposta a visita neurologica per rimuovere i vari traumi dilazionati nel tempo
e, ovviamente, la visita accerta la diagnosi da me sospettata:
Il tufo ha un ruolo di rilievo in questa ecatombe.